venerdì 14 dicembre 2012

Il sistema fiscale nel Regno Unito (di Guido Ascheri)

Scritto da Guido Ascheri per Ascheri & Partners Ltd
Fonte: http://www.ascheri.co.uk/costituzione-societ%C3%A0-londra

La costituzione di una società inglese "su misura" ha molti vantagi rispetto all'acquisto di una società "off-the-shelf". Solitamente, è più economico costituire una società con la possibilità di sceglierne il nome, gli amministratori, gli azionisti ed il capitale sociale autorizzato, piutosto che acquistare una società shelf e procerede alla sua ristrutturazione.

La sede legale della societa’ deve essere indicata fino dal momento della costituzione e, se lo desiderano, i clienti possono essere nominati come primo direttore e segretario.
Un servizio di incorporazione in giornata è disponibile presso la Companies House ad un costo aggiuntivo.

mercoledì 26 settembre 2012

Internazionalizzazione: la scelta del paese estero

Scegliere il Paese o la Macroarea per ampliare la propria platea di clienti è scelta complessa.

E' sempre necessaria una preliminare analisi costi/benefici. Occorre innanzitutto prendere informazioni utili ad effettuare le seguenti considerazioni di massima:

  1. verificare che il nostro prodotto possa essere commercializzato ovunque. Esistono limiti con le normative di alcuni Paesi, in particolare relativi all'etichettatura?
  2. ascoltiamo le esperienze di qualcuno che ha già lavorato con un dato Paese
  3. contattiamo le banche (la nostra o anche altre a maggiore vocazione internazionale) per avere specifiche informazioni sull'economia locale. Ci sono difficoltà per il trasferimento di valuta per i pagamenti? Il Paese garantisce sicure condizioni di pagamento?

martedì 18 settembre 2012

Regione Sicilia. Bando per aiuti in de minimis per potenziare le filiere connesse al patrimonio e alla produzione culturale

BANDO PUBBLICO (scad. 11 ottobre 2012)
per la concessione di aiuti “in de minimis”, in attuazione del Programma operativo FESR 2007-2013, asse 3, obiettivo operativo 3.1.2:
“Potenziare le filiere produttive connesse al patrimonio e alla produzione culturale e sostenere i processi di gestione innovativa delle risorse culturali”.
Azioni:
– 3.1.2.Aa (già 3.1.2.1) “Azioni di integrazione tra imprenditoria turistica e risorse culturali e azioni di sostegno alle imprese culturali, incluse quelle appartenenti al terzo settore’’ attraverso investimenti promossi da imprese culturali ed imprese turistiche volti alla valorizzazione delle risorse culturali;
– 3.1.2.Ab (già 3.1.2.2) “Azioni di sostegno alla costituzione di reti di imprese nelle filiere produttive connesse alla tutela, al restauro, alla valorizzazione ed alla fruizione del patrimonio culturale (quali ad es. nell’artigianato di restauro, nell’artigianato artistico di qualità – anche destinato a merchandising museale – nei servizi per la fruizione culturale)” attraverso la promozione di interventi per la produzione di beni e servizi promossi da imprese del settore turistico e dalle imprese culturali, integrati con il sistema dei beni culturali della Regione siciliana. Tali programmi di investimento dovranno essere promossi congiuntamente da due o più imprese ai fini della tutela, del restauro, della valorizzazione e della fruizione del patrimonio culturale;
– 3.1.2.Ac (già 3.1.2.3) “Azioni di sostegno e qualificazione delle filiere dell’indotto locale attivate dagli interventi sulle infrastrutture culturali” attraverso interventi per la produzione di beni e servizi per le infrastrutture culturali;
– 3.1.2.Ad (già 3.1.2.4) “Servizi avanzati di sostegno alle imprese e ai gruppi di imprese nel settore culturale” attraverso interventi per l’acquisizione di servizi tecnologici e innovativi
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare dei contributi di cui al presente bando le piccole e medie imprese, ivi comprese le Associazioni e le Fondazioni culturali che svolgono attività economica, sia in forma singola che associate o riunite in consorzi, gli enti privati con finalità non economica nel settore culturale, i Gruppi di Azione Locale (GAL), i soggetti misti pubblico-privati, le associazioni temporanee di scopo pubblico-private.
Forme e intensità dell’aiuto

sabato 21 luglio 2012

Il sistema fiscale maltese per le società (di Guido Ascheri)


Il sistema fiscale maltese tende a far diventare il paese un importante centro finanziario. Si è cercato di cancellare l’immagine di Malta come paradiso fiscale. Malta è stata inserita nella white list nel 2010.

1.  Fondamenti del sistema fiscale Maltese

Le società costituite sul territorio di Malta sono tassate su tutto il reddito prodotto su base mondiale.

Le società registrate al di fuori del territorio maltese ma controllate e gestite da Malta sono trattate ai fini fiscali come imprese residenti in territorio maltese, e come tali sono soggetti ad imposte sul:
  • reddito imponibile generato da attività svolte sul territorio di Malta;
  • reddito imponibile generato al di fuori di Malta nella misura in cui esso è rimpatriato nel territorio maltese;
  • plusvalenze imponibili realizzate a Malta.

Le plusvalenze realizzate al di fuori di Malta non sono passibili di tassazione, anche se rimesse nel territorio maltese.

2.    Il Sistema di Imputazione completo

Le imprese sono tassate a Malta secondo l’aliquota fissa del 35%. Tuttavia, in Malta è in vigore un sistema di imputazione completo e, di conseguenza, per i dividendi distribuiti da una società maltese generalmente l’azionista destinatario (residente e non residente) gode di un credito d’imposta pari all’importo pagato dalla società maltese sui profitti fonte dei dividendi.

Inoltre, l’aliquota del 35% è in generale ridotta in modo sostanziale con l’applicazione del sistema maltese di rimborso dei crediti d’imposta .

3.    Contabilità fiscale

Una società registrata a Malta è tenuta per fini fiscali a mantenere nella propria contabilità cinque separati conti (Final Tax Account, the Immovable Property Account, the Foreign Income Account, the Maltese Taxed Account and the Untaxed Account) ed a registrare in uno di essi  tutti i redditi percepiti o profitti realizzati.

L’allocazione dei proventi o degli utili ad uno specifico conto è determinata dalla natura e dalla fonte degli stessi. La corretta registrazione è decisiva per:
  • Il diritto a richiedere l’applicazione dei trattati contro la doppia imposizione.
  • Il diritto ai rimborsi previsti per gli azionisti di una società Maltese.

4.    Sgravio dalla doppia imposizione fiscale

Gli sgravi per la doppia imposizione fiscale sono fruibili sotto forma di:
  • Credito previsto dalle convenzioni internazionali – sotto forma di credito ordinario (soggetto a limitazioni a seconda del Paese e a seconda del reddito) equivalente all’imposizione fiscale applicabile da Malta sui redditi provenienti da un Paese con il quale Malta ha stipulato un trattato contro la doppia imposizione, o alle imposte estere applicate, qualunque sia la minore.
  • Credito unilaterale – fondamentalmente equiparabile al regime di credito applicato per mezzo dei trattati internazionali, ma garantito unilateralmente da Malta per i redditi originati da paesi con i quali non vi sono trattati in vigore. Il sistema di crediti unilaterale contribuisce a mitigare l’imposta estera applicata sui profitti di una società non residente dai quali originano i dividendi distribuiti. 
  • Flat  Rate  Foreign Tax  Credit  (‘FRFTC’)  –  Credito d’imposta usufruibile da una società Maltese per compensare eventuali imposte estere pagate su redditi di origine non Maltese. Il credito sull’aliquota fissa riguardante le imposte estere è definito al 25% dell’importo del reddito estero ricevuto, al lordo delle deduzioni, dalla società. Il reddito maggiorato del credito e al netto delle spese detraibili è assoggettato all’aliquota maltese (35%) detratta l’agevolazione per il presunto credito.

5.    Sistema di rimborso delle imposte

Nel caso di distribuzione di dividendi derivanti da profitti allocati al conto “Foreign Income Account”, l’azionista ricevente ha diritto di richiedere un rimborso pari a 6/7 delle imposte Maltesi pagate a livello della società Maltese.

Tuttavia, se la società Maltese ha già usufruito di un credito previsto da un trattato sulla doppia imposizione, per profitti allocati nel conto “Foreign Income Account” e da tramite esso distribuiti sotto forma di dividendi,  il rimborso si riduce a 2/3 delle imposta Maltesi pagate su tali profitti.

Il rimborso accordato dall’Agenzia delle Entrate maltese è accreditato entro quattordici (14) giorni dalla data di esigibilità dello stesso. Tale rimborso è esente da ogni ulteriore tassazione maltese.

6.    Esenzione fiscale per le plusvalenze

I dividendi e plusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate di una societa’ Maltese in una sussidiaria sono esenti da tassazione. La partecipazione si intende qualificata se si verificano le seguenti condizioni:

A) Le quote detenute dall’impresa maltese nella sussidiaria assicurano almeno due dei seguenti diritti: (i) il diritto di voto; e/o (II) il diritto a percepire gli utili sotto forma di dividendi; e/o  (III) il diritto ad una parte dei beni che residuano in caso di scioglimento della società; e

B)  La sussidiaria non possiede proprietà immobiliari situate a Malta (o diritti su tali proprietà) e non detiene, direttamente o indirettamente, azioni o interessi in un’ associazione di persone che possiede proprietà immobiliari situate a Malta (o diritti su tali proprietà); e

C)  Almeno uno dei sei (6) criteri seguenti di idoneità è soddisfatto:
  • La società Maltese detiene più del 10% delle quote di capitale della sussidiaria; oppure
  • La società maltese detiene azioni della sussidiaria aventi un valore di acquisto pari ad almeno €1,164,000 ed esse sono state detenute per un periodo ininterrotto di almeno 183 giorni; oppure
  • La società maltese detiene azioni della sussidiaria e ha il diritto, a sua discrezione, di acquisire le rimanenti quote; oppure
  • La società maltese detiene azioni della sussidiaria ed è autorizzata al diritto di opzione nel caso di proposta di dismissione, rimborso o cancellazione delle azioni della filiale; oppure
  • La società maltese detiene azioni della sussidiaria ed ha diritto ad essere un componente del consiglio di amministrazione o nominare un componente del consiglio di amministrazione con carica di direttore; oppure
  • La società Maltese detiene azioni della filiale allo scopo di favorire lo svolgimento delle proprie attività e non quale investimento azionario.

L’esenzione per partecipazione è sempre concessa per i guadagni da plusvalenza derivati da partecipazione azionaria (anche nel caso di una cessione di partecipazione azionaria, parziale o totale, in una società residente a Malta).

Diversamente, l’esenzione di partecipazione è concessa solamente per le partecipazioni in sussidiarie non residenti e solo se almeno una delle seguenti condizioni aggiuntive è soddisfatta:

  • La sussidiaria è residente o registrata in un paese o territorio che costituisce parte dell’Unione Europea;
  • La sussidiaria è soggetta a un’aliquota straniera non inferiore al 15% (quindici);
  • Meno del 50% (cinquanta) del reddito della sussidiaria deriva da interessi o royalties;

Il pacchetto azionario della società maltese nella sussidiaria non costituisce un investimento di portafoglio e l’aliquota straniera applicata alla suddetta sussidiaria non è inferiore 5% (cinque per cento).

7.    Ritenute d’acconto e altre imposte

  • Nessuna imposta maltese è in genere applicata sui dividendi  pagati da una società’ registrata in Malta ai propri azionisti, siano o non siano essi residenti. 
  • In via generale nessuna imposta è applicata sulle plusvalenze realizzate da cessioni di azioni di una società di Malta. 
  • In via generale nessuna imposta è applicata o comunque trattenuta su pagamenti in uscita di interessi o royalties. 
  • Malta non impone tasse sul capitale o sul patrimonio. 
  • Malta non applica alcuna legislazione sulle società estere controllate (CFC) o sulla capitalizzazione sottile o alcuna disciplina sui  prezzi di trasferimento. 
  • Nessuna tariffa di trasporto (passaggio) viene riscossa a Malta nello spostamento della residenza fiscale e/o del domicilio aziendale.

Il sistema fiscale maltese non è di semplice attuazione. Tuttavia la certezza e chiarezza della materia fiscale in uno con la celerità dei rimborsi rendono Malta molto attrattiva per gli investitori.

(Scritto da Guido Ascheri per Ascheri &Partners Ltd)

martedì 17 luglio 2012

Imposte in Italia, imposte all'estero...


In un momento così complesso (che eufemismo...) per chi fa impresa, soprattutto nel felice periodo dell'anno in cui noi italiani lacrimiamo sangue sugli F24 con cui paghiamo le nostre imposte sui redditi, vediamo di fare un veloce giro a volo d'uccello tra altre giurisdizioni, diverse dall'Italia, con riferimento alla tassazione d'impresa.

E questo, sia chiaro, non tanto come invito a trasferire le nostre attività all'estero, quanto per renderci conto, quando adempiamo al nostro impegno "principe" da cittadini (il contributo fiscale al nostro diritto di cittadinanza), di cosa accada altrove...

Honk Kong ha, probabilmente, le aliquote fiscali più basse in assoluto: 16,5% per le società e 15% per le imposte sulle persone fisiche. Niente IVA o equivalente... Possiamo consolarci pensando che, comunque, Hong Kong ha i prezzi per gli immobili (locazioni e vendite) più cari al Mondo.

Anche l'Estonia e la Lettonia sono attraenti come Business Locations: l'Estonia applica un'imposta fissa del 21% sulle società e la soglia per essere considerati soggetti imponibili come persone fisiche è di 27.000 corone estoni (€ 1.875, con un reddito medio annuo di € 8.450: costo del lavoro bassissimo). In Lituania le società sono gravate del 15% e le persone fisiche sono tassate al 20%. Anche la Repubblica Ceca, la Slovacchia e la Georgia hanno tassazioni similmente basse.

L'Irlanda è un'opzione interessante (praticamente, tutte le opzioni diverse dall'Italia e dalla Francia, oltre che sotto molti aspetti, i paesi scandinavi, appaiono interessanti, se si guarda solo all'imposizione fiscale...): i redditi commerciali scontano un'aliquota proporzionale del 12.5% se le società svolgono la loro attività nel territorio irlandese, altrimenti, sui redditi o sulle plusvalenze realizzate attraverso scambi commerciali effettuati al di fuori del territorio irlandese si applica l'aliquota del 25%.

Non parliamo, ancora, di Singapore o di Montecarlo, non è il caso, ci facciamo male...

Certo, se evitare le tasse è il vostro obiettivo, allora gli Emirati Arabi sono il vostro Paradiso: 0% per le società, 0% le imposte personali, 0% IVA o assimilabili. Inoltre Dubai ha infrastrutture di prim'ordine e zone franche per le società ad alto contenuto tecnologico, il che torna utile se ci si voglia insediare lì e assumere personale straniero...

venerdì 13 luglio 2012

Internazionalizzazione e consorzi: importanti novità


Nel D.L. 83/2012, il c.d. Decreto Sviluppo 2012, sono state inserite importanti misure per le imprese associate ai più di 500 consorzi per l’internazionalizzazione diffusi in tutta Italia.

In particolare, l'articolo 42 del nuovo Decreto Sviluppo, prevede l’ammissione ai Consorzi per l’internazionalizzazione anche di enti pubblici e privati, di banche e di imprese di grandi dimensioni, purché non fruiscano dei contributi pubblici.

La stessa attività dei Consorzi viene potenziata con interventi sulla formazione del personale impegnato nell'esportazione e la ricerca di prodotti innovativi adatti ai vari mercati da raggiungere e agevolando i collegamenti tra consorzi per l’internazionalizzazione e i contratti di rete, con la possibilità che il Consorzio possa realizzare un contratto di rete anche con le imprese non associate diventando di fatto l'organo comune per l'esecuzione del contratto da parte del soggetto attuatore.

Al comma 6 dell’articolo 42 del decreto si prevede per tali organismi la concessione di contributi fino a un massimo del 50 per cento delle spese sostenute per l’esecuzione di progetti per l’internazionalizzazione, da realizzare anche attraverso contratti di rete con piccole e medie imprese non consorziate. I progetti possono avere durata pluriennale, con ripartizione delle spese per singole annualità.

lunedì 4 giugno 2012

Master Customer Care e Tutela dei consumatori - Università di Catania: scarica il materiale didattico

I partecipanti al Master Universitario "Customer Care e Tutela dei consumatori" IV edizione 2012 possono scaricare qui la mia dispensa su "Credito al consumo, sovraindebitamento e rischio di usura" qui il mio foglio elettronico per il piano d'ammortamento di un prestito e il calcolo del TAEG.User ID e Password sono quelli forniti dal tutor d'aula.

martedì 15 maggio 2012

Internazionalizzazione e reti d'imprese

L'internazionalizzazione di un network d'imprese è cosa complessa ma non complicata.

Da un paio d'anni le imprese hanno uno strumento in più che solo oggi sta prendendo piede:
LA RETE D'IMPRESE aderenti ad un CONTRATTO DI RETE formato ai sensi dell'art.3 comma 4-ter e ss. del d.l. n. 5/2009 come modificato dal d.l. n.78/2010, convertito con l.n.122/2010

Attraverso la costituzione di una rete di imprese gli imprenditori si prefiggono di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato, obbligandosi, sulla base di un PROGRAMMA COMUNE DI RETE, a collaborare, a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica O ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa, rendendo conveniente il potenziamento di forme di collaborazione reciproca fra imprese in diversi contesti:

  • nello sviluppo di funzioni condivise come la produzione e la logistica;
  • nella realizzazione di servizi o progetti comuni nel campo della ricerca;
  • nello sviluppo di reti di subfornitura  e nell’adozione di un marchio, di un logo o di un packaging comuni.

Per un gruppo di imprese che insieme volessero iniziare un percorso di internazionalizzazione, l'acccordo potrebbe servire a:

mercoledì 2 maggio 2012

Ecipa-CNA: In download il materiale didattico sulla Gestione della commessa

I partecipanti al corso su "Innovazione del processo amministrativo: metodi e strumenti per la gestione della commessa(aprile-maggio 2012), commissionato da Ecipa - CNA Ragusapossono trovare qui il materiale didattico relativo al mio intervento.
User ID e Password sono quelli forniti al corso.

martedì 24 aprile 2012

Ecipa-CNA: In download il materiale didattico sul controllo di gestione

I partecipanti al corso su "Innovazione del processo amministrativo: metodi e strumenti per il controllo di gestione aziendale(aprile-maggio 2012), commissionato da Ecipa - CNA Ragusapossono trovare qui il materiale didattico relativo al mio intervento.
User ID e Password sono quelli forniti al corso.

mercoledì 11 aprile 2012

Crisi d'impresa (parte 3): la crisi economica

Continuiamo a parlare di CRISI D'IMPRESA. 

E' fisiologico che qualunque impresa sana sperimenti momenti di maggiore fabbisogno di liquidità e, conseguentemente, qualche tensione finanziaria, soprattutto se l’azienda si sta espandendo o si prepara ad affrontare nuovi mercati, o, semplicemente, mantiene la propria posizione in un periodo di trasformazione dei mercati. Ed è in questa fase che si utilizzano varie forme di finanziamento, dalla ricapitalizzazione all’indebitamento, niente di male. Ma come accorgersi che una situazione che appare sana, in realtà, magari già da qualche anno, nasconde una situazione che meriterebbe attenzione, anche se ancora non sperimentiamo tensioni finanziarie? Una delle vere difficoltà è proprio quella di individuare i sintomi di una crisi d’impresa possibilmente PRIMA che questa diventi tanto grave da richiedere interventi drastici, necessari, però, quando la situazione si è deteriorata. 

Dell'individuazione di questi segnali, più specificamente, parlerò in successivi post.

Per ora mi preme chiarire che, prima di prendere qualunque decisione per affrontare una tensione finanziaria "importante" è necessario preliminarmente distinguere tra CRISI ECONOMICA e CRISI FINANZIARIO-PATRIMONIALE. 

giovedì 29 marzo 2012

Fisco e angoscia estrema...

Sento il bisogno di esprimere tutta la mia solidarietà alla famiglia dell'imprenditore che si è dato fuoco ieri 28 marzo davanti all'Agenzia delle Entrate a Bologna.

Da Il Sole 24 Ore di ieri:

"«Ho tentato di uccidermi, voglio morire, voglio morire»... Un testimone ha spiegato: «Mi sono affacciato e ho visto una palla di fuoco». La palla di fuoco era un uomo angosciato al punto da non vedere più una possibile via d'uscita ai suoi problemi. Si sentiva ingiustamente vessato: aveva in atto un ricorso contro l'Agenzia delle Entrate (forse per una cartella esattoriale che riteneva iniqua) a cui aveva anche scritto una lettera in cui afferma di essere onesto, di avere pagato tutte le tasse. La disperazione che nasconde la speranza dietro una montagna di guai che appare insormontabile..."

Qui non si tratta di mala-politica, si tratta di "mera" mala-amministrazione, di assenza di intelligenza dietro regole lunari applicate con bovina determinazione da cinici burocrati, talvolta anche in lotta di classe (tra poveri) con contribuenti titolari di partita IVA considerati ppregiudizialmente evasori fiscali (ma non sarà questo il caso...).

Le crisi finanziarie esplodono e scompaiono con velocità. Le crisi economiche, invece, appaiono e disparvono lentamente.

giovedì 22 marzo 2012

Crisi d'impresa (parte 2): il quadro normativo aggiornato

Prima di continuare la mia trattazione della crisi d'impresa e degli strumenti a disposizione per venirne a capo, riporto a seguire il quadro normativo aggiornato alla L. 27 gennaio 2012, n.3.

Quadro legislativo in materia di Crisi d'impresa


lunedì 12 marzo 2012

Prossima apertura Bando Turismo in Sicilia?

Voci di corridoio, sempre più insistenti, sibilano che a breve si aprirà un nuovo bando "Turismo" in Sicilia.
Quindi, AD OGGI, tutto da prendere con le pinze!

Siccome, in ogni caso, il tempo non sarà mai abbastanza, e siccome l'accesso non sarà troppo diverso da quanto previsto dall'ultimo bando appena scaduto, riporto a seguire una breve scheda di sintesi RELATIVA AL BANDO SCORSO e (attenti!) ATTUALMENTE SCADUTO.


venerdì 9 marzo 2012

Crisi d'impresa (parte 1)

Abbiamo finora parlato più volte di Crisi d'impresa.

Vediamo di iniziare, da oggi, un percorso che descriverà quali sono gli strumenti legislativi a disposizione delle imprese in crisi (Legge fallimentare e successive modifiche). E il punto di vista sarà quello della mia esperienza come dottore commercialista nell'approcciare il risanamento di imprese in crisi (Turnaround Management).

Prima di scendere nel dettaglio, vorrei soffermarmi su alcuni aspetti relativi alla crisi d'impresa.

Le condizioni per poter risanare un’impresa sono 3.

giovedì 23 febbraio 2012

Bando PO Fesr 2007-2013 SICILIA – Mis. 3.2.2.4 - Azioni congiunte di promozione imprenditoriale - Rete ecologica siciliana

 Il dipartimento Ambiente della Regione siciliana ha emanato il bando relativo alla linea d’intervento 3.2.2.4 "Azioni congiunte di tutela, sviluppo sostenibile e promozione imprenditoriale del sistema della Rete ecologica siciliana" (Po Fesr 2007-2013).
Il bando attiva risorse comunitarie per 27 milioni di euro.
Destinatari degli interventi sono le piccole e medie imprese del settore della fruizione turistica e turistico—alberghiera, che operano nei comuni facenti parte della Rete ecologica siciliana.

Per rafforzare i centri minori saranno ritenuti prioritari gli interventi nei comuni inferiori a 5 mila abitanti e quelli nelle isole minori.

“In un momento in cui il turismo ecostosteniile e’ in forte crescita – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Sebastiano Di Betta – questa e’ un’azione concreta affinche’ il nostro patrimonio ambientale sia effettivamente fruito. Si tratta di un’efficace opera di promozione delle attivita’ imprenditoriali all’interno delle nostre aree naturalistiche, che le mettera’ in condizione di elevare il loro livello qualitativo”.

Saranno finanziati interventi relativi a:

giovedì 16 febbraio 2012

Regione Sicilia: il 15 marzo 2012 scade la misura 312 del PSR “Sostegno alla creazione e allo sviluppo di Micro Imprese”


E' in scadenza (15 marzo 2012) la MISURA 312 del PSR (Programma di Sviluppo Rurale) “SOSTEGNO ALLA CREAZIONE E ALLO SVILUPPO DI MICRO-IMPRESE”

Azioni:
- A “Trasformazione e commercializzazione artigianale dei prodotti tipici
- C “Incentivazione di microimprese nel settore dei servizi
- D “Incentivazione di microimprese nel settore del commercio, con priorità per la commercializzazione di prodotti tipici locali”.

Obiettivi:
Obiettivo della misura è quello di sostenere l’economia delle zone rurali, creando e sviluppando attività economiche e servizi alle imprese ed alla popolazione.
La Misura 312 sostiene le iniziative rivolte alla creazione e al rafforzamento di microimprese in settori extra-agricoli quali quello agroalimentare, dell’artigianato, del commercio e dei servizi, fortemente collegati alla produzione primaria e al territorio; tali iniziative favoriranno la creazione di nuovi posti di lavoro, il consolidamento dell’occupazione (favorendo anche l'ingresso di donne e giovani nel mercato del lavoro) e il mantenimento della popolazione rurale attiva.
Nello specifico:

lunedì 16 gennaio 2012

Bando POR SICILIA – Mis. 5.1.3.3 - Centri commerciali naturali (scad. 28 febbraio 2012)


I centri commerciali naturali sono associazioni costituite prevalentemente da piccole e medie imprese commerciali, artigianali e di servizio, che si aggregano per:
a) riqualificare l'immagine e migliorare la vivibilità urbana negli spazi in cui opera
b) accrescere le capacità attrattive delle attività che ne fanno parte
c) migliorare il servizio offerto ai consumatori ed ai turisti
Sono stati stanziati

venerdì 6 gennaio 2012

"Artifici contabili..." (impugnata in Sicilia la norma sul Credito d'Imposta)


In Sicilia è stata impugnata la norma sul credito d'imposta per violazione dell’articolo 81, commi 3 e 4 della Costituzione, con riferimento agli articoli 7, 9 e 14 del Disegno di legge n. 829 – Norme stralciate dal titolo “Disposizioni in materia di contabilità e di patto di stabilità regionale. Modifiche di norme in materia di sistema pensionistico. Nuove norme in materia di condizioni di eleggibilità alla carica di sindaco”.

“Gli articoli 7, 9 e 14 – scrive il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana, Carmelo Aronica, nell’impugnativa indirizzata alla Corte Costituzionale – si pongono in contrasto con il principio posto dall’articolo 81 della Costituzione. Il legislatore regionale non può, invero, sottrarsi a quella fondamentale esigenza di chiarezza e solidità del bilancio cui l’articolo 81 si ispira e la copertura di nuove spese, come quelle previste dagli articoli oggetto del presente gravame, deve essere credibile, sufficientemente sicura, non arbitraria o irrazionale, in equilibrato rapporto con le spese che si intende effettuare”.

Quindi la spesa di 70 milioni di euro prevista per la misura relativa al “Credito di imposta” evidenziarebbe la “persistente esistenza nel bilancio della Regione di residui di incerto titolo e dubbia riscossione per importi di notevole consistenza”. Il dott. Aronica considera la prevista riduzione di 70 milioni del fondo indisponibile istituito dall’articolo 3 Lr 15/2001 non idonea a reperire realmente tale somma, anzi, “un artificio contabile privo di attendibilità riguardo all’effettiva esistenza di mezzi finanziari”.